Il Primo Classificato con la poesia: PRIMULE
Motivazione della Giuria:
Esistono cose più forti della vita e della morte, cose che si tramandano mute attraverso le generazioni, richiami ancestrali che travalicano azioni e intenzioni. E se la cifra del vivere è il continuo mutamento, basta fermarsi un istante e stare ad ascoltare: permangono echi lontani che ancora definiscono la nostra percezione delle cose, la nostra dimensione di appartenenza ad una specie, il nostro essere degli esseri viventi.
ALDO NOVE Dopo la laurea in filosofia morale, scrive Woobinda e altre storie senza lieto fine, edito da Castelvecchi e ripubblicato da Einaudi nel 1998 con il titolo Superwoobinda. Con il racconto Il mondo dell'amore, pubblicato nell'antologia Gioventù cannibale (Einaudi 1996) viene collocato dalla stampa nella famiglia di genere pulp dei cosiddetti "Cannibali". Ha pubblicato due raccolte di poesia con lo pseudonimo Antonello Satta Centanin, in cui ha unito i cognomi della madre e del padre. Edoardo Sanguineti lo inserisce, insieme a Tiziano Scarpa e a Giuseppe Caliceti, nel suo Atlante del Novecento Italiano, ponendoli a chiusa del "secolo delle avanguardie" della letteratura italiana. Nel 2005 coautore con Alessandro Gilioli, del testo teatrale Servizi & Servitori: la vita, al tempo del lavoro a tempo. Nel 2006 vince il Premio "Stephen Dedalus" con Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese (Einaudi Stile Libero, 2006). Tra le altre cose, è stato testimonial del noto marchio Hogan per il quale ha scritto lo slogan "Versi che calzano a pennello". La pubblicità appare nel retrocopertina di tutti i volumi Bompiani InVersi, collana di poesia diretta da Aldo Nove e Elisabetta Sgarbi fra gli anni Novanta e i primi anni Duemila. Nel 2014 pubblica Addio mio novecento (Torino Einaudi) con cui vince Premio Cesare Pavese 2015, il Premio Gorgone d’Oro 2016, rosa del premio Premio Viareggio 2015, ed è finalista ai premi Camaiore 2015 e Pascoli 2015.